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Premessa
necessaria ad un corso sui mezzi di comunicazione di massa è la
considerazione che nella società dei "segni, "medium" non
è
solo il mezzo tradizionale, come la radio, la TV, il giornale, ma ogni
oggetto progettato e pensato per comunicare un messaggio.
Sotto
questo profilo, lo strumento principe dei media è, da un punto
di
vista estetico, il design, e medium è la moda, così come
l' automobile "d'autore", e la stessa realizzazione di strutture sul
territorio
e nel territorio.
Risulta
quindi fondamentale che i discenti di un corso universitario siano
messi
in grado di decodificare ed interpretare i segni dei "nuovi" media, di
conoscerne i modi di funzionamento, anche in base alla famosa citazione
di Marshalì Mc Luhan che sostiene che “il mezzo è
l'informazione”,
pressoché indipendentemente dai suoi contenuti o dagli operatori.
Il
corso, quindi, potrà fruire dell' audizione programmata dei vari
protagonisti di ogni medium, prima di coloro che lo utilizzano da
gestori
che sanno progettare i contenuti, dopo di coloro che ne risultano il
“contenuto”,
anche se, di fronte all' opinione pubblica, sembrano essere i
protagonisti.
Nell'arco
di un biennio, quindi, si procederà prima ad una introduzione
generale
sulla funzione e l'origine (anche remota, se si vuole) dei media,
procedendo
ad una rassegna particolareggiata di ogni singolo mezzo, del suo tipo
di
diffusione, dei suoi modi di funzionamento, individuando ogni nuova
possibilità
di "medium": il telefono, ad esempio, è un mezzo di
comunicazione
individuale oppure, in connessione con altri media, come la radio e la
TV (di cui rappresenta spesso una parte insostituibile) è un
mezzo
di comunicazione di massa? Ed il telefono connesso all' informatica,
alla
telematica?
In
questa fase possono essere chiamati significativi esponenti dei mondo
dei
media, come editori di giornali o di emittenti, sia dei servizio
pubblico
che privati, attraverso la formula della lezione /audizione.
Nel
secondo anno, sarà possibile un approfondimento delle
problematiche
etico - giuridiche dell' uso dei media, con una comparazione, ad
esempio,
dei vari sistemi di fruizione giuridica dei media in altre nazioni
(regolamento
dell' emittenza, leggi sulla stampa, regolamentazione delle banche
dati,
codice della promozione pubblicitaria, essa stessa uno dei più
potenti
vettori di media) nonchè, ovviamente, in Italia.
Sarà
ulteriormente utile approfondire, nella fase finale dei corso,
l'aspetto
della fruizione e del "feedback", la possibilità di controllo e
dialogo col medium, attraverso l' audizione dei "protagonisti" come
giornalisti,
registi, attori, autori, gruppi d' ascolto.
Il
coronamento ideale del corso sarebbe la commissione a gruppi di
studenti
di ricerche sul rapporto tra mass media e territorio nella contingente
realtà sociale in cui si trovano, pervenendo, in sede di esame,
alla valutazione delle ricerche.
DOMENICO LABATE